Il “kata” (forma) cosi in Giappone come in China dove forma viene definita “Tao Lu” è una sequenza di tecniche prestabilite dove l‘azione deve essere sciolta, cedevole e naturale, nella pratica non si deve fare ricorso alla rigidità e alla grezza forza muscolare e si può definire specificatamente come psicomotricità. Le forme vengono ripetute fino alla perfezione.
Non faccio e non farò distinzione tra l’arte cinese e quella giapponese. I presupposti che mi hanno portato a trovare un equilibrio come terapista mi dicono che l’arricchimento della tecnica e l’apertura mentale alla conoscenza portano ad un grado altissimo di capacità terapeutiche. Ad ogni modo ed in tutti i casi concepisco la specifica essenza ed efficacia di ogni tecnica dove il fanatismo, la presunzione e la onnipotenza non trovano spazio nel saper fare. Kata è un metodo.
Raggiungendo abilità psicomotorie che permettono lo sviluppo integrale della persona perché si tratta dell’individuo nel suo complesso, tiene conto anche dell’aspetto emotivo, sociale, intellettuale e ovviamente del movimento. È una disciplina che si basa sull’apprendimento e il suo scopo è quello di esprimere emozioni attraverso il corpo, favorendo lo sviluppo, poiché la persona esplora, indaga, vive le proprie emozioni e conflitti, impara a superare situazioni, affronta i propri limiti, paure e desideri, il tutto per interagire con gli altri e assumere ruoli, nel nostro campo, Operatore esperto. Nella Shibumi academy il praticante è quello che “sente” il movimento, i gesti, la postura e la parola (tanto la propria come quella altrui) per poi, con questi talenti, poter comunicare. In quello che è lo scopo dell’Istituto l’esecuzione del kata fornisce l’opportunità che consente di sviluppare adeguatamente il potenziale di chi partecipa alla formazione di Operatori Shiatsu esperti in fisioterapia e Medicina Tradizionale Cinese. E’ una pratica continua che aiuta a superare tutte le difficoltà che possono influire sulla sua evoluzione, si lavora sul Kata, si pratica sul Kata, si studia sul Kata fino a raggiungere l’indipendenza personale.
Tra altro nel mio Istituto si studia e si pratica l’ Yi Quan, che letteralmente significa Via della Intenzione, tratta un lavoro che rispetta la natura dell’individuo. Il metodo è basato su esercizi molto simili a quelli tramandati dall’originaria tradizione dei monaci Shaolin. Ogni esercizio ha una spiegazione scientifica. Le tecniche decisamente armoniose, esprimono una particolare “energia”. Esse permettono di fortificare il corpo e la mente allo stesso tempo. L’ Yi Quan fa si che, chi lo pratica ritrovi istintivamente la primordiale naturalezza del movimento, “risvegliando” le capacità istintive. l’Yi Quan è la pratica madre nella metodologia del trattamento corporeo, nel programma di studio della Medicina Tradizionale Cinese della Shibumi academy, essa porta gradualmente lo studente allo sviluppo dell’intenzione nella percezione del contatto, alla profondità di ascolto e alla qualità terapeutica, all’eleganza del movimento istintivo e ad una serie di raffinatezze mentali, che sbocciano in efficacia fisica ed energetica.
Il Kata
Kata è il modello pedagogico, la struttura attorno alla quale la pratica e la trasmissione delle Discipline tradizionali denominate Vie (Dō 道) viene organizzata. Kata ( 形 ) è comunemente tradotto con: forma, modello, stampo (ed anche modellare, formare). Il Kata, possiede molte caratteristiche del rito: si svolge in uno spazio ed un tempo determinato, il Kata come il rito è rigido nella sua manifestazione, nel senso che non ammette deroghe alla sua esecuzione formale, coinvolge tutti i sensi (il rito è performance multimediale), ha un carattere ludico-simbolico, la profondità del Kata è difficilmente apprezzabile dall’esterno (se non per chi ha fatto profonda esperienza di quella percezione) perché nel rito come nel kata o si è dentro o si è fuori, il kata, così come il rito, permette di riaccendere all’evento fondante, alla percezione primigenia, ancestrale, primordiale. Nell’esecuzione del kata, proprio come nel rito, mettiamo in atto una “vivente opera d’arte”. Come nello shōdō, la calligrafia su carta di riso, il gesto è decisivo. Dipingendo sulla carta di riso, il pensiero e l’esitazione sono fatali, così eseguire un kata è come dipingere con il proprio corpo-mente nello spazio-tempo, dipingere un mandala che immediatamente si cancella ma che lascia un’impronta nei corpi che vivono, di volta in volta, in un tempo differente. Ogni volta che rieseguiamo il kata dobbiamo riorganizzare la memoria in relazione al momento presente costituito da un corpo-mente in continua trasformazione, dalle percezioni, sensazioni, dallo spazio/tempo.
Non può mai trattarsi di una ripetizione identica perché è un’illusione pensare che quell’io (illusorio e composito) possa eseguire due volte lo stesso kata. Inoltre, nella tensione verso la perfezione il kata ,implica un continuo, inesorabile dinamismo interno. Il carattere esprime il senso dell’offerta e questo è un punto, a mio parere, determinante.
Ora, per apprezzare appieno il valore e l’importanza del Kata, parlando in particolare del nostro stile, Il metodo Shibumi, dobbiamo partire dal presupposto che il kata ha varie chiavi di interpretazione e di esercizio, chiavi che possono essere, nell’uno o nell’altro kata, più o meno presenti e rilevanti:
Automatizzazione e perfezionamento di gesti tecnici.
Studio e perfezionamento della postura/e in relazione allo spazio ed al tempo.
Studio del ritmo, Hyōshi 拍子.
Studio e sviluppo dell’energia (Ki 気) e del respiro, con qualità terapeutiche.
Ricerca e affinamento sensoriale propriocettivo ed esterocettivo e ricerca emozionale.
Sviluppo dell’atteggiamento mentale, attraverso respiro, sguardo, concentrazione…
Strategia ,Heiho 兵法 .
Con questa premessa voglio soffermarmi sul punto della strategia…
Dal 1991 ad oggi mi è capitato di collaborare con altre scuole di Shiatsu dove il comune dominatore del trattamento è il trattamento completo e fin qui ci siamo. Mi è capitato anche di ricevere trattamenti in diverse fiere del benessere dove alla domanda “cosa le piacerebbe le trattassi” la mia risposta sempre puntuale è la schiena, tratto dorsale dove è il mio solito accumulare tensioni, mi ricordo in un caso mi sono stati trattati per mezz’ora i piedi senza sfiorare la schiena, in un altro trattamento invece mi è stato trattato l’addome per il principio basilare avanti-dietro (in alcuni casi molto valido a mio avviso ma non nel mio) ma dietro dove c’era la priorità di trattamento mai.
Gli elementi per me fondamentali al trattamento che da ora in poi chiameremo “specifici” sono tutti i particolari che posso raccogliere ed avere attraverso il racconto spontaneo della persona che viene nel mio ambulatorio ed il colloquio nella anamnesi energetica. Sono elementi fondamentali che guidano l’operatore a eseguire un trattamento non solo mirato ad armonizzare ma sono anche una risorse fondamentali al risultato terapeutico e perché l’operatore non navighi alla ceca nel trattamento e che al 99% delle volte non comprendere cosa sta accadendo nel preciso istante della pressione effettuata.
Nella Shibumi academy che come matrice formativa ha la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), gli otto quadri diagnostici vengono studiati in modo cattedratico insieme alla teoria yin e yang, i cinque elementi e le sei energie, gli elementi di valutazione sono alla base di ogni trattamento, non solo nella prima visita o seduta che dir si voglia ma anche in ogni singolo trattamento effettuato durante il percorso. Certo è che nello Shiatsu tradizionale già il concetto di pieno e vuoto fornisce elementi che suggeriscono un determinato tipo di pressione nello scopo di tonificare e disperdere. Ma il processo e ben più complesso. La pratica del kata si deve evolvere su tutti i punti che elencherò a continuazione e che ci fa comprendere che la crescita esponenziale dell’operatore è fondamentale, è l’unica strada da concepire se si vuole operare nel settore dei trattamenti energetici, ed essere consapevoli delle proprie capacità.
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Angel Luciano Spaccasassi
Prof. di Medicina Tradizionale Cinese
Ha studiato Acupuncture, Cupping, Moxa, presso 實踐大學/Shih Chien University of TaiPei
M° di Shiatsu e Tuina
E' il fondatore della Shibumi Shiatsu School e un esperto di Medicina Tradizionale Cinese. Con una vasta esperienza e una formazione presso la prestigiosa Shih Chien University di Taipei, Angel ha dedicato la sua vita a studiare e praticare l'acupunctura, il cupping e la moxa. La sua passione per lo shiatsu e il tuina lo ha portato a diventare un rinomato terapista.
Crede fermamente nell'importanza di connettere mente e corpo per raggiungere il benessere. I suoi trattamenti olistici ti aiuteranno a rilassarti, a ridurre lo stress e a riequilibrare le energie del tuo corpo. Con la Shibumi Academy, Angel diffonde la conoscenza della Medicina Tradizionale Cinese e promuove uno stile di vita sano e armonioso.
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